LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE!!
The undersigned have hired a former parliamentary Alessandro Lanci, president of New Regional Direction Civico di trasmettere agli organi di informazione il seguente comunicato:
L’avvenire dell’Abruzzo non sarà il petrolio
Sabato 29 gennaio quasi tutti gli organi di informazione regionali hanno pubblicato un articolo sulla necessità di salvare l’industria del petrolio e nel quale si dava notizia di un accordo intervenuto tra Confindustria di Chieti e i segretari provinciali dei sindacati Cisl, Uil e Ugl per mettere in atto azioni congiunte per rimuovere gli attuali blocchi autorizzativi.
Nel contempo perveniva all’Associazione Nuovo Senso Civico una lettera della FIOM-CGIL, nella quale, tra l’altro, “si ringrazia l’Associazione per le numerose battaglie conducted against petrolizzazione in Abruzzo. The FIOM considers each event in this important way to safeguard the natural heritage of our region, a clear and obvious tourist. The FIOM considers essential the creation of a great united front, whether it is able to reject the sender's aggression carried out in recent months, the added value the natural heritage of our region holds dear. E 'continuous research necessary balance needed for environmentally sustainable industrial development. It should also be remembered the battle against the Sangro-chemistry that led then, the industrial development of the Sangro.
settlements and rape oil disfigure the territories, resulting in ripercussioni negative sulle imprese sensibili alle condizioni ambientali (pesca, viticultura, agricoltura in generale, turismo, enogastronomia, servizi legati a questi settori). E’ auspicabile quindi, intensificare le mobilitazioni a protezione delle già trascurate condizioni naturali”. La verità è che, come l’esperienza avrebbe dovuto insegnare, i posti di lavoro nell’industria petrolifera sono sempre molto pochi, ed anzi sono molto più quelli che distrugge che quelli che crea. Sono noti tra i tanti, gli esempi di Falconara, della Basilicata o della Sicilia. Ed inoltre la petrolizzazione finisce per disincentivare anche le industrie manifatturiere, che preferiscono territori non inquinati (oltre che privi di criminalità organizzata).
Senonché la Confindustria, sorda a tutto questo, pensa di risolvere i problemi occupazionali della nostra regione con l’industria petrolifera. Anche la Sangro Chimica, che voleva installare una gigantesca raffineria in Val di Sangro, prometteva – visto che promettere non costa nulla – tremila posti di lavoro. Le popolazioni non hanno abboccato ed hanno lottato per ben cinque anni ed alla fine hanno vinto. E se nel Sangro è venuta la SEVEL – che aveva dichiarato di essere incompatibile con la vicinanza di un impianto petrolchimico – lo si deve al fatto che la Sangro Chimica è stata scacciata. Ma c’è di più: le compagnie petrolifere che stanno dando l’assalto Abruzzo and its sea are small companies that have foreign capital a few thousand and that, in case of accidents, however, quite often, would take just five minutes to put the company into liquidation.
Regarding the problem of severe pollution that would invest in Abruzzo, well, the president of Confindustria Spring proclaims that "the environmental problem does not exist", because "the system environment in Abruzzo is already collapsing." So you might as well give this system the coup de grace: this is basically the reasoning of Confindustria.
Faced with allegations that speaks for itself, we say that questo progetto di petrolizzazione della nostra terra non passerà poiché noi solleveremo l’intero Abruzzo contro di esso. Nuovo Senso Civico e l’Associazione Difesa Beni Comuni hanno raccolto contro la deriva petrolifera, al prezzo di una immane fatica, ben cinquantamila firme, che presenteremo entro pochi giorni alla stampa e con le quali inonderemo governo nazionale ed enti e regione. E le generazioni future ci ringrazieranno, così come oggi ci ringraziano per la vittoriosa lotta contro la Sangro Chimica. Concludiamo con un appello a tutte le forze politiche perché contrastino la posizione del presidente della Confindustria e si impegnino, come già avvenuto in passato, a cercare altre strade per risolvere il problema dell’occupazione. Su questa posizione ci sono anche tutte le associazioni che si battono contro la deriva petrolifera.
Enrico Graziani, Angelo Staniscia, Antonio Ciancio,
Guido Di Mauro, Amedeo D’Addario.
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